28 febbraio 2011

27 febbraio - 5^ Camminata Circolo Acli


Metti di aver programmato un lungo e di voler far coincidere il medesimo con una tapasciata domenicale per approfittare dei ristori sul percorso. Ebbene evita di scegliere come tapasciata la Camminata del Circolo Acli di Cassano Magnago; IVV, ben organizzato, ma che si svolge in luoghi dove il correre per oltre due ore può provocare danni evidenti anche al morale del tapascione più stakanovista. Noi (intendo io ed altri tre compagni di merende), invece, lo abbiamo fatto, nonostante nel mio diario di corsa a commento della medesima tapasciata due anni fa si leggeva “Fastidiosa pioggerella e vento, tanto per rendere ancora più detestabile una IVV da cancellare dal mio personalissimo calendario”. Ma lo spirito umano è sempre pronto a ripetere gli errori del passato e così per due ore e trenta minuti siamo stati rimbalzati su stradine al di qua e al di là dell’Autolaghi, poi abbiamo corso sul ciglio della superstrada che porta a Malpensa, circuitando la discarica del paese ed infine abbiamo perlustrato in lungo e in largo la zona industriale di Cassano Magnago. Tutto questo senza giungere all’obiettivo di giornata che era correre per tre ore e/o per oltre 30km. Ci siamo fermati a 29600 metri, ma ne avevamo abbastanza, che se mancano le motivazioni hai voglia a fare andare le gambe. Nel grigiore di questa domenica mattina due note positive. Niente pioggia e gli organizzatori della tapasciata, che prima di chiudere i ristori sul percorso hanno atteso noi quattro, buoni ultimi, impegnati da veri Tafazzi nel fare due-giri-due del percorso. Arrivederci al prossimo anno!

24 febbraio 2011

Moda

A Milano fervono i preparativi per la settimana della moda. Al Parco è tutto un innalzarsi di strutture metalliche, gazebo e riflettori. Le prime modelle  si nascondono ai raggi di sole di questo tardo inverno, mentre gli stagionali della corsa iniziano a farsi numerosi nella pausa pranzo.
Il giovedì per il Tapabada invece è di moda fare le ripetute. Oggi per esempio un 3x2 km rec. 2'. Non ho voglia di frullare intorno all'Arena, allora si corre intorno e dentro al Parco  Ritmi (4'15''/4'13''/4'12") più veloci di circa 5"/km rispetto ad un mese fa, con un impegno fisico inferiore al solito. La fatica è più mentale (che poi qualcuno mi spiegherà a cosa servono per noi tapascioni tutte queste ripetute). Non sia mai che si debba correre veloce nelle prossime gare.

21 febbraio 2011

Scarlattina e polenta

Settimana così così. La pioggia assedia Tapasciopoli e la scarlattina fa le sue vittime a casa del Tapabada. Gli allenamenti vengono perciò condensati nel fine settimana. Venerdì e sabato a ritmo sostenuto. Poi domenica tra le tante gare in programma Ultramarathonman ed il tenutario del blog scelgono di far felici le mogli. Niente gare, solo un giro sul Ticino per tornare a casa presto. Dal Ponte di ferro fino alle dighe del Panperduto per 24 km a ritmo maratona (in mezzo ci mettiamo anche una mezz'ora a RM -10").  Da qui si potrebbe continuare fino al lago Maggiore. Sarà oggetto di discussione per il prossimo lungo.

Il tempo aiuta gli audaci, nuvole tante, ma solo qualche goccia. La pioggia vera arriverà una volta a casa, perché le buone azioni  (in questo caso far felici le mogli) pagano sempre. Le gambe sono pesanti, ma quando c'è da cambiare ritmo rispondono bene, segno che il lavoro inizia a dare i suoi frutti. Poi a casa, giusto in tempo per preparare il cibo dei campioni (rigorosamente 30% farina gialla e 70% farina rossa di Storo) da accompagnare con il nettare degli dei (Teroldego della piana Rotaliana)

14 febbraio 2011

13 febbraio -Giro del Lago di Varese

Ale&Ale
Bella giornata di nebbia e pioggerellina fine. Il solito tempo che contraddistingue l'annuale giro del lago di Varese che Ale & Tapabada mettono nel programma di allenamento per la maratona primaverile. Oggi con noi c'era anche l'altro Ale. 
Le gambe sono ancora un po' pesanti per i sentieri di domenica scorsa, ma alla fine ne metto in cascina altri 30 chilometri ad un buon passo, in una settimana non troppo pesante. Speriamo che il prossimo anno si riesca a vedere qualche scorcio del lago per fare qualche foto del percorso.

10 febbraio 2011

Umore

Dottore:"Adesso faccio io una domanda a lei. Ha mai una deflessione del tono dell'umore?"
Tapabada:"Intende alti e bassi dell'umore, dottore?"
D.:"Non precisamente. Parlavo di deflessione dell'umore. Ad esempio ci sono momenti in cui prova una profonda tristezza".
T.:"Mmmmh...certo. Quando il boss mi chiama alle 12e30 e non posso di conseguenza sfruttare tutta l'ora d'aria per svolgere il mio solito allenamento di RM o RB al parco. Ecco lì mi sento profondamente triste. Oppure ... oppure quando torno a casa, pronto per una salutare uscita di CL nell'oscurità e capita un imprevisto. Che so,  tipo che i nonni non ci siano e devo spupazzarmi entrambe le pupe. Anche in questo caso mi sento un po' triste".
Oggi niente deflessione del tono dell'umore, però. Sarà che quando non c'è il gatto i topi ballano, sarà per la primavera di questi giorni o solamente per l'alto livello di Pm10 che si respira a pieni polmoni e che a noi con l'F205 nel codice fiscale fa tanto montagna. Una decina di km per mettere un po' di fieno in cascina in una settimana di scarico.

7 febbraio 2011

6 febbraio - I sentieri di S. Cristina

L’anno scorso di questi tempi il Tapabada diventava pure blogger ed il secondo post riguardava proprio la partecipazione ai Sentieri di S. Cristina. Trail, trail, fortissimamente trail recitava il post. E ad un anno di distanza sottoscrivo il mio entusiasmo per questo tipo di gara, con qualche km in più passato a correre tra i sentieri. Poi quella di S. Cristina sta diventando una festa dei trailers, seri e meno seri, e soprattutto aspiranti tali. Dislivello quanto basta, sterrato e fango, ma anche un po’ di asfalto, posti incantevoli, organizzazione e cortesia a mille. Rispetto all’anno scorso cambia qualcosa nel percorso, ma resta il marchio di fabbrica con salita iniziale alla chiesetta e quella finale con gradoni e musica dal vivo. Numero di partecipanti in crescita, ma ancora gestibile, almeno per quest’anno. D’altronde dove ci si trova bene si torna volentieri e magari si portano anche gli amici.




Nel puro spirito trail il Tapabada parte piano e arriva ancora più piano, complice la possibilità di fermarsi ripetutamente per fotografare il Rosa in un wonderful day che segna 15°C. E così per festeggiare corro con il Pres e Paolo della 3 Esse per buona parte del percorso, ma faccio anche la conoscenza di Stefano e Mika, e di Rita e Paola, simpatiche runners del Verbano Cusio Ossola. Era da un po’ che non ne facevo 30 (di km): gambe stracche per l’intensa settimana ed un po’ di sofferenza nei km finali. Chiudo comunque sotto le tre ore con book fotografico più che decente. Nota per gli organizzatori(trici): da accademico della Menabrea mi risulta apprezzatissima la bozza inclusa nel pacco gara, ma il prossimo anno una Menabrea alla spina all’arrivo sarebbe ancora meglio.



4 febbraio 2011

Settimana intensa

Dopo il poco della settimana scorsa, il troppo (?) di questa settimana, che terminerà con un trail di 30km. Oggi è il terzo giorno consecutivo di corsa al parco con temperatura gradevole. Torno al programma base, alternando tempo run, ripetute lunghe e quelle brevi nell'allenamento infra-settimanale di qualità. Oggi 5x800m con recupero di 1'30'' (4'02''/4'00''/3'55''/4'01''/4'00''). Forse ho spinto un po' troppo in vista dell'impegno di domenica, ma le gambe girano. La prossima settimana scarico. Ogni tanto sbircio dentro all'Arena per vedere qualche blogger girare in pista... altra gente, altri obiettivi. 

2 febbraio 2011

Ricordi

Trattoria del Prato a mangiare gnocchi di zucca e brasato tenerissimo. Fuori un sole da 11°C che scalda una delle più belle piazze d’Italia, sicuramente tra le più grandi. Sono lì che cerco di ricordarmi da che parte sono entrato, sfinito e stracco, in quell’ormai lontano 2007, quando qui corsi la Maratona del Santo, che termina in questa magnifica piazza che è Prato della Valle. Di quella maratona mi ricordo il viaggio fatto da solo, la messa nella Basilica del Santo la sera prima, insieme a uomini e donne in tuta e scarpe da running come me, una maratona corsa con regolarità, il testa a testa con quel tapascione che correva per la Marathon Trieste, la speranza che finisse presto il supplizio degli ultimi km, il caldo e poi la felicità di sbucare qui in questa piazza capace di abbracciare tutto il popolo di noi bisonti. I ricordi di vita e corsa si intrecciano come se fossi un professionista della corsa piuttosto che un travet dal libero pensiero. Ma è comunque bello essere qui a Padova in questo pomeriggio di inizio febbraio con il cappotto sotto braccio e la cravatta a strozzare i ricordi delle mie imprese.

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